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Le migliori mamme della letteratura per ragazzi

  • Felicita&Chiara
  • 10 mag 2020
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 9 ott 2020

Di mamme ce n'è di tutti i tipi, tanto nella realtà quanto nella letteratura. Sebbene gran parte della letteratura per l'infanzia ci abbia abituati a mamme morte precocemente, se ne possono trovare, tra quelle vive, alcune veramente eccezionali. Queste sono le nostre tre preferite, diverse l'una dall'altra ma ciascuna speciale a modo suo. Voi a quale somigliate di più?


1 – La signora Darling.

E' la mamma della piccola Wendy ed è il primo personaggio ad essere presentato nella prima pagina del primo capitolo di Peter e Wendy. James Matthew Barrie la descrive così:






Era una donna bellissima, con una mente romantica e una bocca dolce e ironica. La sua mente romantica era simile a quelle piccole scatole infilate una dentro l’altra che vengono dal misterioso Oriente. Aperta una, dentro ne trovi una seconda e una terza e così via. Sulla sua bocca ironica, invece c’era un bacio che Wendy non era mai riuscita a cogliere, sebbene fosse lì, visibile a tutti, all’angolo destro.

È una donna intelligente e affascinante la cui personalità sognatrice e sentimentale brilla al cospetto del pragmatico marito, tutto preso dalle questioni economiche, tanto da valutare anche la nascita di un figlio in termini di spesa e bilancio. Appare trasognata e un po’ infantile ma di una dolcezza e una generosità sproporzionata che si rivela tutta nel finale, quando, senza esitare si dice subito pronta ad accogliere i bimbi sperduti in casa sua. La sua dolcezza le permette di entrare in sintonia con i bambini, di frugare nelle loro menti e di prevedere, con inquietudine, l’arrivo di Peter.


2 – Molly Weasley






Un po’ mamma chioccia, un po’ mamma tigre. La signora Weasley è la mamma di Ron, e dei suoi numerosi fratelli, il miglior amico di Harry Potter. È con lei che Harry scopre cos’è l’amore materno e come abbraccia una madre, è affettuosa e premurosa ma anche molto severa e viene ricordata soprattutto per le sue sfuriate.

Tutti e tre i figli della signora Weasley erano più alti di lei, ma si fecero piccoli piccoli quando li investì la sua rabbia. «Letti vuoti! Neanche un biglietto… L’auto sparita… Potevate esservi schiantati… Ero fuori di me dall’angoscia… […] Sembrò che durasse ore. La signora Weasley si sgolò ben bene, poi si volse verso Harry, che si era fatto da parte. «Sono molto contenta di vederti, Harry caro» disse. «Vieni, entra e fai colazione».

È una mamma tutta presa dalla famiglia, gestisce da sola una casa tenuta su a colpi di bacchetta, tantissimi figli combinaguai e un marito con la testa tra le nuvole, viene il fondato sospetto che senza di lei i Weasley sarebbero persi. Ma è anche idealista e combattiva, membro dell’Ordine dalla Fenice, ma non è certo famosa per le sue abilità in combattimento, almeno finché non viene messa in pericolo la vita dei suoi ragazzi. Allora sfodera una grinta fuori dal comune, in un combattimento destinato a rimanere ben impresso nella memoria dei fan della saga.



«FUORI DAI PIEDI!» urlò la signora Weasley alle tre ragazze, e con uno svolazzo della bacchetta cominciò a combattere. Harry rimase a guardare terrorizzato ed euforico la bacchetta di Molly Weasley fendere l'aria e vorticare, e il sorriso di Bellatrix Lestrange tremò prima di trasformarsi in un ringhio. Schizzi di luce volarono da entrambe le bacchette, il pavimento attorno alle due streghe era rovente e crivellato di buchi; entrambe combattevano per uccidere.

3 – Raksha, mamma lupa



È la lupa che alleva il piccolo Mowgli nel romanzo Il libro della giungla di Kipling, sebbene compaia solo nella prima parte del romanzo, è un personaggio fondamentale, soprattutto perché è grazie a lei che la storia ha inizio. Quando Babbo Lupo trova il piccolo umano nascosto tra i cespugli, lei ci vede un cucciolo indifeso esattamente come quelli che sta allattando.



«Questo è un cucciolo d’uomo? – chiese mamma lupa – non ne avevo mai visto uno. Portamelo qui» […] «Com’è piccolo e senza pelo! E… che coraggio!» – esclamò Mamma Lupa con tenerezza. Il bambino infatti si era fatto strada tra i lupacchiotti per arrivare al suo fianco caldo. «Ah, ah! Succhia come gli altri. E così questo è un cucciolo d’uomo. C’è mai stato un lupo che abbia potuto vantare tra i suoi figli un cucciolo d’uomo?»


Sin dal primo momento il suo istinto materno le dice di tenere il bambino con sé e, quando Share Khan giunge alla tana per rivendicare la sua preda, l’indole fiera di Raksha emerge minacciosa, tanto da impressionare Babbo Lupo e da convincere la tigre alla ritirata.


Mamma Lupa si scrollò di dosso i cuccioli e fece un balzo in avanti; gli occhi, come due lune verdi nell’oscurità, affrontarono gli occhi infuocati di Shere Khan. «E sono io, Raksha (il Demonio), che ti rispondo. Il Cucciolo d'Uomo è mio, Lungri, mio, mio. E non verrà ucciso. Vivrà per correre con il branco e cacciare con il branco; e alla fine, bada bene, cacciatore di cuccioli nudi, mangiarane, acchiappa pesci, perché sarà lui a dare la caccia a te!»

È una madre selvatica e fuori dagli schemi, ma giusta e coraggiosa.

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